GIANNI FEO

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Un libro fondamentale per chi si interessa di archeologia misteriosa, specie se in territorio italiano, è Giganti Etruschi. Giovanni Feo, scrittore appassionato di questi temi, ci conduce in un mondo ricco di sorprese. Lo sapevate che in Toscana si trova l’unico cromlech d’Italia? Si tratta di un monumento analogo a Stonehenge, un sito misterioso, probabilmente opera dei Rinaldoniani, una civiltà enigmatica, colonizzatrice della penisola in tempi remoti, proveniente da terre lontane, di cui ormai si è persa memoria.


BIBLIOGRAFIA SUGLI ETRUSCHI


 

Giovanni Feo
GIGANTI ETRUSCHI
Storia e leggende dei “figli della terra” - + DVD di Ebe Giovannini


COLLANA: Eretica speciale
GENERE:
pp. 104
PREZZO: 14,40 euro
(20% di sconto sul prezzo di copertina: 18,00 euro)
ISBN: 978-88-6222-040-8




Il tempio di Voltumna. Alla scoperta del sacrario dei dodici popoli etruschi
Il tempio di Voltumna. Alla scoperta del sacrario dei dodici popoli etruschi (Eretica speciale)
di Giovanni Feo
Editore: Nuovi Equilibri
Data di pubblicazione: 2010
Prezzo deastore.com (info) € 15.00

Copertina
Autore Giovanni Feo
Titolo Pittura segreta etrusca
EdizioneNuovi Equilibri, Viterbo, 2005, eretica speciale , pag. 128, cop.fle., dim. 150x210x9 mm , Isbn 88-7226-843-5
LettoreCorrado Leonardo, 2005
Classe arte , storia antica , storia antica d'Italia , storia dell'arte


di Nicola Dal Falco

Il cerchio di megaliti nei paraggi di Pitigliano in provincia di Grosseto propone una piccola Stonehenge italiana. Opere complesse legate all’osservazione del cielo, testimonianza della civiltà etrusca. Il bosco consacrato alla dea Voltumna. I riti di Valentano all’alba del 14 agosto che sembrano corrispondere ad antichi modelli. Il libro di Giovanni Feo sulla “geografia sacra”.

Al di là del valore documentario, delle ipotesi pro o contro una tesi archeologica, di questo o quel racconto venato di miti, il significato di Geografia Sacra, il libro di Giovanni Feo, sta nella ricerca del paesaggio. Impresa che necessita di due elementi: un territorio e un orecchio affinato per captarne la voce. Dietro il sipario, prima che la scena si illumini, è generalmente il suono ad offrire in anticipo il tema, a predisporre lo spettatore di fronte alla storia. Ed è sempre un racconto, l’ordine scelto per concatenare indizi e ricordi, la persistenza e la seduzione di un nuovo punto di partenza, a metterci sulla via.
Oltre i cambiamenti, i pensieri e le azioni che un territorio comanda o subisce nel corso dei secoli, spesso rimane qualcosa di remoto che, in sé e per sé, prima dell’evidenza di un rudere, risuoni in chi ha voglia di ascoltarne l’eco. È probabile che ciò avvenga quando la mente si allinea al corpo e il sapere alla percezione del passato, quando le cose intorno iniziano a parlare un altro linguaggio.
Forse, si tratta, innanzitutto, di uno stato d’animo, l’aver smosso un velo sulla natura.
Anche se molto resta ancora da dimostrare con la pallida ed esigente precisione della scienza, è iniziato un processo di arricchimento del mondo circostante, una lievitazione di significati: il territorio si è trasformato in paesaggio, in corpo visibile. Ed appena appare una forma ecco che tende ad affiorare il suo messaggio.
Di questo scrive Giovanni Feo, di una geografia sacra, ma sarebbe più giusto dire consacrata, che potrebbe riappropriarsi di tutti i segni che altri uomini vi opposero per capire qualcosa della scena che si svolgeva contemporaneamente dentro e fuori di sé. (more…)